FILASTROCCA DI AMORE PER EUGENIO


FILASTROCCA D'AMORE PER EUGENIO

Da parte di Elisa, Andrea e Rossella


PRELUDIO

Caro Eugenio, le parole 
dei fratelli sono il sole,

sono vento tra i capelli,
sono mille giorni belli

e ogni giorno, anche il più tetro,
si potrà lasciare indietro,

con la forza del legame
che non sente sete e fame,

che non teme le intemperie,
che dà vita alle macerie,

costruendo in mille note
quella che è la nostra dote:

quattro anime abbaglianti,
sguardi sempre più brillanti,

quattro cuori di ciascuno,
ma in realtà soltanto uno.



PRIMO ATTO DI GIOIA

Voglio dirti che ti amo
e non voglio dirlo piano,

che pensare a questo amore,
mi fa traboccare il cuore.

dirti che ti sono grata
per avermi rifiutata,

perché hai visto la mia stella:
non amante, ma sorella.

E che tu sia mio fratello,
posso dire solo: è bello.

E ti tendi un po’ a isolare
ma hai il tuo cuore per tornare:

ci sei nei momenti bui,
son sperduta e dico: “è lui”.

Vedo che cambia il tuo viso,
i tuoi occhi, il tuo sorriso,
   
la dolcezza che nascondi
ma che sulla terra effondi.

La tua forza è come un canto,
dà coraggio contro il pianto,

il tuo cuore è una presenza
e ho provato l’accoglienza

su quel monte a Medjugorje
e un abbraccio ha unito i cuori.

Grazie perché ogni mio errore
grazie a te non è un dolore,

ma è il presente, una risata,
una meta superata.

Grazie a te amico sincero,
che mi hai dato il nome vero.

Che risuoni e mai non muoia:
“Sono Grandissima Gioia!”. 



SECONDO ATTO, DI INFINITA BATTAGLIA D'AMORE

Figlio, madre, amico fiero,
chi tu eri e chi io ero,

tenderà ad un solo cuore,
stessa forza, stesso amore,

che ci pulsa nelle vene,
che ci tiene su le schiene,

che ci vede combattenti,
non armati fino ai denti,

ma sensibili alla vita,
figlio mio, che gran fatica.

E tra il tanto condiviso,
una donna – trema il viso,

trema il cuore di un dolore,
su cui giungerà l’amore.

Con te lo saprò creare,
realizzando cose rare,

combattendo per la terra,
solo cuore, niente guerra,

cuore che diverrà sacro,
di cui siamo il simulacro.

Posso legger nei tuoi gesti,
il futuro a cui ti appresti,

ogni dote che già esprimi,
che nel mondo intero imprimi.

Dico forte che ti amo,
vedo che tendi la mano,

a chi è debole e ferito,
che difendi chi è assalito,

senza mai che ti si chiami,
vedo te che corri e ami,

che proteggi anche il codardo
e il tuo cuore è uno stendardo

e il mio cuore con te è nudo,
la mia vita è nel tuo scudo,

così posso non pensare
a difendermi, ma a amare.



TERZO ATTO DI AMORE E VOLO DI GABBIANI

Altra parte di me stessa
fummo un re e una principessa,

un tuo gesto e so il pensiero
so all’istante quanto è vero,

quanto è viva la bellezza,
di un silenzio, o una carezza,

che rimane dentro al cuore,
voglio dirti, caro amore,

che per sempre mi hai trovata,
che ci sono e sarò stata.

Vivo dentro quei tuoi occhi,
l’avventura e, se trabocchi,

sento l’anima che ride,
nel tuo sguardo che sorride,

sento quella tua dolcezza,
che dà forza e sicurezza,

che ti rende un uomo vero,
che io amo e per cui spero

che ogni peso via si slacci,
per la vita che tu abbracci.

Mille abbracci ci han diviso
e ho cercato poi il tuo viso,

mille ancora ci han trovati
e eravamo appena nati.

Nasce sempre quella vita,
nei tuoi occhi, nella dita,

questa vita è una canzone
per la danza che è l’amore.



EPILOGO

Ogni cosa è stata detta,
siamo quasi sulla vetta,

di un augurio che accarezza,
di un amore che è certezza,

dolce il sole nel tuo sguardo,
nel tuo petto uno smeraldo,

ogni lacrima che versi,
sono sorrisi che eran persi,

ma che adesso hai liberato
e di cui il cielo ti è grato.

Terra dolce come il cuore,
la tua luce è solo amore,

ogni stella è quella luce
che nel cielo ci conduce,

ma ora è qui, nella tua pelle
e i tuoi occhi sono stelle,

son la luce del coraggio
di intraprendere quel viaggio.